Pietre d'oltremare by Simona Troilo

Pietre d'oltremare by Simona Troilo

autore:Simona Troilo [Troilo, Simona]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Storia e Società
editore: Editori Laterza
pubblicato: 2021-03-15T00:00:00+00:00


3.

Il passato di pietra:

Rodi 1912-1923

In pochi nel maggio del 1912 avrebbero creduto che l’occupazione del Dodecaneso si sarebbe trasformata per l’Italia in una ennesima conquista coloniale. Voluta soprattutto per impegnare le truppe ottomane su un ulteriore fronte nella guerra di Libia e per munirsi di un utile oggetto di scambio nelle future trattative di pace, la presa di possesso delle Sporadi meridionali testimoniò la volontà di rafforzare la posizione del paese in Asia Minore, dove nuovi interessi commerciali e imprenditoriali fiorivano grazie al mutato quadro politico della regione1. Nel giro di poche settimane, Rodi e le isole limitrofe furono occupate dalle truppe guidate dal generale Giovanni Ameglio che, senza grandi difficoltà, riuscì a sconfiggere a Psitos la controparte turca, aprendo la strada al controllo dell’arcipelago. Considerata da subito, dagli stessi occupanti, strumentale e transitoria, la sovranità italiana sull’area venne in realtà progressivamente affermandosi, fino ad essere sancita nel 1923 dal Trattato di Losanna che assegnò all’Italia le isole, respingendo l’ambizione greca di vederle parte integrante della Grande Ellade2.

Il decennio che vide la formalizzazione di una conquista inaspettata si aprì all’insegna di nuove scoperte per gli studiosi approdati nel Dodecaneso a seguito delle truppe: nella tarda primavera del ’12, questi ultimi si trovarono dinanzi a testimonianze di una storia che dall’antichità sfociava nel Medioevo, offrendo l’occasione di ampliare i riferimenti simbolici e ideologici del loro operato nel Mediterraneo. Qui, nell’arcipelago ai più sconosciuto, nella Rodi che un tempo era stata meta di transito e di ospitalità per i pellegrini in viaggio verso la Terra santa, si presentò la possibilità di rivedere il repertorio immaginifico a disposizione e di reimpiegarlo in una nuova estensione del discorso della civilizzazione.



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